Skatto - Crashamo lyrics

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Skatto - Crashamo lyrics

[Verse 1] Ora segui il flusso onirico dalla tua camera da letto a ponte Sgorga la parola, un fiume in gola, la fonte in fronte Capisco che vorresti imparare, ma io non istruisco Puoi leggerlo in piccolo, in ba**o, dall'asterisco Sono un misto tra ciò che mi tengo e quello che a**erisco Non spacco, né costruisco, (io) ostruisco Can*li, mixo. Più che semplici bevute in compagnia Con la mia, le chiamerei Baccan*li Attualmente tutto mina alla salute e mi sento un matitatoio All'interno di un mattatoio, ma i veri matti chi sono? Quelli con l'abito nuovo ed il tono squillante Col migliore amico che è un'ansia ambulante? ...Forseee! La memoria si accorcia, rapida, mozzicone E la ragione spacciata per lume è una torcia scarica Tratti da junior, vita da senior Tra me e me Tramenio In testa tempesta, lampi di genio [Hook] Insomma cresciamo Quasi per rompere routine infatti crashamo Frantumi di quotidiano dissepolti è questo che siamo in fin dei conti Da quando nasciamo a quando moriamo Cadaveri a pa**eggio, recitiamo in un ossario Contorto isolamento, tormento elitario Trainati da incognite, prede del rimorchio Nessun rimorso, eppure l'avvenire è sotto torchio [Verse 2] In sto periodo non me ne va bene mezza Tu dirai "quando mai!" Più so di avere la stoffa, più mi sento una pezza La vita ha un costo, che si deprezza nel suo corso Quindi guardo il tempo ingordo bere la mia giovinezza, su Nuvole blu rigate in fucsia, scosse Studio con minuzia ciò che la natura m'offre Poi sento la dispensa vuota piangere di notte è nel panico anche lei per esaurimento scorte La terra da cui provengo non ha frutti per onesti Eppure altrove con le stesse radici ci crei cesti Sogno un globo senza incoronazioni, né intermediari Annessi con le interazioni fra intere nazioni Invece sdradico persino il panico Tanto ormai quello che era il giardino delle emozioni è un morto botanico Anatema è che pensarci non sembra un problema Ma un peccato che commetto prima di alzarmi ammaccato [Hook] Insomma cresciamo Quasi per rompere routine infatti crashamo Frantumi di quotidiano dissepolti è questo che siamo in fin dei conti Da quando nasciamo a quando moriamo Cadaveri a pa**eggio, recitiamo in un ossario Contorto isolamento, tormento elitario Trainati da incognite, prede del rimorchio Nessun rimorso, eppure l'avvenire è sotto torchio