Emanuele Pisano - Ispirazione lyrics

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Emanuele Pisano - Ispirazione lyrics

[Verse 1:Mostro] Se non esisteva il rap Io non sarei mai nato Dio lodato Per questa chance che mi hai dato Non la bu*to via Mi ha salvato dalla pazzia Lo grido più che posso, ne sono grato ma Questa musica è mia, ne sono il capo Non mi serve l'inchiostro, scrivo col sangue che mi esce dal polso Denso scuro e rosso, quindi ogni strofa è un'emorragia Finché non muoio dissanguato sulla scrivania Libero il mostro è l'unico posto dove mi è concesso essere un malato E la mia malattia viene capita, come un amore corrisposto Il mio dolore interpretato la mia anima che vola via oltre il sapere conscio Esplora ciò che non conosco e dopo torna mia Ti ho amata sempre, arte, ti sfioro il ventre Porti in grembo la mia poesia (b**h!) Che cos'è il rap senza di me un circo senza il suo pagliaccio Un regno senza il suo re Vengo dal nulla più totale Fanculo l'ho promesso a me stesso Mi sono detto f*gli male Col vuoto nello stomaco, il fuoco dentro l'iride Ogni sera scrivo, imperativo uccidere k**, sono il più ill, rischi la vita se sali sul ring Sei nella merda ti spezzo le gambe vai a terra giù prima del ding! L'ispirazione è fare ciò che voglio Sogno di dipingere, poi dipingo il mio sogno La mia mano che danza sul foglio, valzer con la matita Quello che scrivo prende vita, io muoio [Verse 2: LowLow ] E' cominciato dal principio, dall'architetto Creò la terra sbattendola in mezzo all'universo Dopo fu il momento del vento, del sole, la terra, l'acqua, il firmamento Tre buone ragioni per pregare, tre separazioni, notte e giorno, cielo e terra, terra e mare Il primo giorno soffiò in mezzo alla cenere e vennero separate la luce dalle tenebre Il secondo giorno separò le acque e tutto tacque la pioggia cadde tutto intorno Il terzo creò la terra Nel quarto, prese il sole e la luna e le costrinse a brillare per sempre in alto Il quinto e il sesto disegnò gli animali a matita, soffiò su di loro e finalmente fu vita E da quel giorno toccò all'uomo, Dio ci ha fatto a sua immagine, padroni del mondo nuovo Il messaggio, la comunicazione La tensione verso l'infinito, testimone di un pa**aggio Il braccio della creazione proteso che sfiorò Adamo Tramandato da un'aedo a tutto il genere umano Vi racconto il racconto di storia in storia Eroi maledetti, trionfi e giorni di gloria Odiati dai nemici baciati dalla fortuna Perse il senno sopra un ippogrifo, destinazione luna Jahvè non ha paura, quando la notte è scura Lui aspetterà il sole che sorgerà sopra l'altura E quando Mosè scesce e vide il vitello d'oro Condannò gli infedeli perchè è sacra solo la scrittura Questa è la mia natura, il re dei predatori L'angelo vanitoso, il santo dei peccatori L'ultima profezia, il Messia [Verse 3: Vegas Jones] Se ne sono andati tutti baby ora posso parlarti di me Devi solo rispettare le mie regole e devi fidarti di quello che provo E se questo è un gioco io non ci gioco Sì, l'ho deciso, non basta aver capito come farcela per farcela, lo invito ad abbandonare, è lì che chiacchiera con Dio Che scommette su di me, lo convince come un fra quando c'è da farla su Da bambino l'ho scritto su una corteccia Per questo il mio nome crescerà col tempo E il bambino timido che per non andare all'asilo fingeva Facevo finta di sognare, ma ero sveglio e ora sogno davvero, yeah Ho detto tanto e pure fatto tanto Ormai l'ho fatto e baby non ho scampo Smettila ora ascoltami, siamo in aereo, sporgiti Solo con le mie liriche, sopra i seimila metri Beat, trenta canne alla testa, trenta spanne a testa, tipo che ero a letto e volo per aria Coi miei fra di zona vola Bellaria (CINI!) E dal parcheggio all'appartamento da solo Apparte i party che organizzo per sentirmi meno solo No, non piango no Sono povere di luci queste notti buie, provo a illuminarle, serve che mi dai fiducia Ora finchè non mi compro un pezzetto di luna E non è sempre tutto bello come sembrerebbe Ho mollato due lavori per scrivere perle Non ho mai pensato di lasciare perdere Rimango e vinco, fra, lasciare è perdere