DJ Spider - Alberto (portiere d'albergo) lyrics

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DJ Spider - Alberto (portiere d'albergo) lyrics

I STROFA Io lavoro in portineria di un albergo ad ore Di notte affitto camere a viandanti e a chi fa l'amore un po' come il barista di quella vecchia canzone E ci si rispecchia ancora oggi in quella situazione Sul bancone in reception accolgo clienti notturni “inception” di bisogni taciti sbadigli taciturni Arriva un padre di famiglia mi dice sa è mia figlia La ragazza che lo accompagna mentre si aggiusta le ciglia Io pagato per non far domande se non i documenti anche se controllo che siano maggiorenni i clienti Non so se mi capite non giudicatemi per questo cercavo un lavoro che fosse contro l'insonnia e onesto E ora mi trovo qui insomma mica mi lamento cruciverba per pa**atempo il tempo scorre lento 9 orizzontale dalla 69 sento gemere qualcuna fuori una nuvola scura gioca con la luna Rit La notte attende l'alba l'alba un'altra sera La radio suona un pezzo jazz fugace atmosfera Chi cerca stelle in un albergo chi fuori una finestra Chi viaggia nella strada O chi nella sua testa II STROFA DJ SPIDER Ho sempre voluto lavorare di notte Il silenzio là fuori l'angoscia a volte Mi scuote come fossero botte dentro per questo lavoro quando tutto è spento Osservo studio ogni persona indifferente l'atteggiamento furtivo lo sguardo sfuggente concierge notturno, sfoghi, rancore Ho sentito pianti ed urla nelle mie stanze ad ore Personaggi come nei “tropici di Miller” Macchie di sangue nelle stanze come in un thriller ho visto bambole vittime di voluttà Inermi di fronte ai demoni di questa realtà Ho provato a sedurre stupende viandanti pa**ate per caso in notti di rimpianti Non ricordo i loro nomi ma i fugaci istanti le loro storie e i loro animi affranti Rit III STROFA Mentre la notte cammina un cliente s'avvicina Un vecchio camionista che non dorme più in cabina rientrano rappresentanti felici ma con la faccia stanca da una precarietà che prima o poi ti sfianca Poco dopo con fare accelerato forse dalla c**aina entra un imprenditore al bancone si avvicina vuole una camera doppia bella grande mi dice riconosco Amedeo e non mi sembra sia felice Ricordo giocava da bambino insieme a mia sorella la portava sul vecchio motorino stretti in una sella ci scambiano sorrisi amari e imbarazzati So che strada ha preso non ne giudico i risultati Io portiere notturno scorgo la notte dal davanzale fari sbrecciano sfrecciano sfumano sulla tangenziale tra check-in check-out tra ricordi e memorie un'altra notte pa**a insieme alle sue storie Rit