Dargen D'Amico - Sqdr G7 / Prima fila Mississippi Remix lyrics

Published

0 190 0

Dargen D'Amico - Sqdr G7 / Prima fila Mississippi Remix lyrics

[Sqdr G7] [Verse] Gli abitanti del villaggio che sta in fondo alla piccola foresta Temono le giornate buie come questa Il cielo è nascosto dietro la vegetazione più fitta Sono giorni come questi di cui il maggiore approfitta E ricetrasmette ordini alla squadra G7 "Annientate quei selvaggi, chiunque si muova muoia!" La donna è sognatrice, sempre col naso per aria È la prima a vedere il cielo che trema L'ultimo pensiero del saggio è "Stanno venendo a ma**acrare il mio villaggio" Le pale dell'elicottero sfrondano i rami La gente del villaggio è misera, disarmata La squadra è bene addestrata e non bada Lascia madri e morti in strada come l'Intifada Gli uomini del villaggio hanno capelli lunghi e indossano gonne Questo dà il diritto alla squadra di sparare sulle donne Un cecchino prende la mira su un fuggitivo Respira e tira ma colpisce due bimbi e un fenicottero Qualche errore è perdonabile a chi spara da un elicottero Il maggiore dice di sparare a volontà La squadra obbedisce, la gente del villaggio cade Uomini con facce appena sveglie scappano Trascinandosi dietro figli, moglie Chi cade lascia la terra rossa Schiarirebbe se resta**ero almeno le ossa Ma, spente le vite, i soldati accendono i fuochi Con dentro gli abitanti del villaggio A vederli non sono tanti ma a bruciarli non sono pochi così Qualcuno prova un'arma nuova, incenerisce Quando è tutto calmo un prete scende dall'elicottero E fotografa il paesaggio, recita un salmo Yeah, e la squadra può ripartire verso il prossimo villaggio [Outro] Febbraio 2005 Ma potrebbe essere il 1965 O il 1005 [Prima fila Mississippi Remix] [Verse 1] Venerdì mattina lascio le pantofole sul calorifero Così che quando torno a casa venerdì pomeriggio Le indosso, mi rila**o e ascolto jazz Soltanto dischi che vanno dal '50 al '60 Racchiudo in cuffia il clima e vivo fino a sera, il tempo vola Mi preparo la cena così tardi che potrebbe essere la prima colazione Custodisco in uno scrigno i cerchi di vinile Come cerchi d'oro in testa ai santi Mi dimentico di averne così tanti, ogni volta mi stupisco Preso dalla gioia parodizzo Tchaikovsky, morte del cigno Salto per la casa, cuffie anche in bagno con le cuffie agli infrarossi Quando si fa tardi Decido di aprire l'aperitivo con Bacardi e anacardi [Hook] La ragazza Che vende [?] [?] Settimana [Verse 2] Venero il venerdì e metto sandali E veste come il Mahatma Gandhi Mi traccio un'aura sacra intorno Chi affittava la mia testa prima di me amava i fiori Mi tappezzo le orecchie con le rose rimaste Pa**anti alla finestra, namaste Gira in sandali e veste come il Mahatma Gandhi Mi ripeto a furia di rimandi Comeil lato B del mio 45 giri preferito Da sempre preferisco il lato B di un disco Perché si sa i lati A sono come i socialisti, i più venduti Tutti già sentiti e già visti Inutili al fine di un venerdì come si deve Piuttosto ovatto le finestre con tende spesse E ascolto il velluto dei polpastrelli sul cristallo quando si beve [Hook] [Verse 3] A furia di sfogliare copertine mi screpolo le mani Come braccianti russi di inizio scorso secolo Qualche copertina è ingiallita Come le dita di una fumatrice incallita Mi diverto a immaginare il Mississippi in bianco e nero L'ultimo che si tuffa offre un whisky al pianista Mi tuffo tra i primi tre per non sentirmi straniero Serate di gala a casa da solo Mi vesto tutto bianco come il judo Tutto nero come un somalo nudo Bastone e fiore all'occhiello come il primo della cla**e Per un professore prossimo alla pensione Da solo perdo il senso del tempo come al polo Scorro i titoli col dito sul retro E a fine mese spendo il mio stipendio in dischi Mani bucate come Padre Pio