Danno - Il Cielo su Roma lyrics

Published

0 91 0

Danno - Il Cielo su Roma lyrics

[Verse 1: Danno] Esco di casa e ci sto dentro La mia città grande quanto grande il mondo A volte mi ci perdo non la conosco fino in fondo Eppure so quanto Roma capoccia è splendida al tramonto Per molti un vanto Riflessa nello specchio dei negozi Persa in mille vizi Troppi pezzi, troppi palazzi Mille facce, mille storie, mille volti Hai giurato ma alla fine poi ti scordi Qualcuno te lo scordi Se lo perde per la stada Ma Roma se ne frega In cambio dalla notte che ti invita Fredda che quel freddo ti rimane A volte così calda che quel freddo te lo fa scordare Così viziata e vissuta nello stesso tempo Insegna quante volte c'hai da esse' svelto Troppe volte ha visto l'amore fa**e rosso su una lama de cortello Ma dimme quante volte hai visto il cielo sopra Roma E hai detto quant'è bello Viettelo a vede' dall'alto Scavalca il muro al foro e viemme accanto Eccola e stasera non farà la stupida Darà le mejo stelle La mejo luna che me illumina [Rit: Danno & Masito] È nella testa Tutto qua, tutto qua Comunque resta Tutto qua, tutto qua È nella testa Tutto qua Restano le mejo stelle solo le mejo che dà È nella testa Tutto qua tutto qua Comunque resta Tutto qua tutto qua È nella testa Tutto qua Tutto quello che mi serve sotto il cielo della mia città [Strofa 2: Masito] Nato in mezzo al fiume della mia città Nel cuore della mia città Chi nasce qua, qua ci resta La gente vive nel posto nel quale abito Intorno a me ma non ne vive neanche un attimo N'ha dà pa**à d'acqua sotto 'sti ponti Prima che si risolvano e ritornino i conti Quante ne ho viste, vissute o ne ho fatte Sotto questo cielo giorno e notte L'ho attraversata col motorino da parte a parte O in metropolitana sotto il suolo sottostante La sua forma è la mia forma La Roma di chi se ne va Ma che tanto poi ritorna Tanti scenari da film per chi si ama Quante fontane per bere in ogni angolo di Roma Negli anni ottanta si girava con lo special 50 Qualcuno ci aveva messo il 140 I ciaetti che facevano una piotta e trenta E storie del genere Le cose grosse più le piccole per crescere In mezzo a questo sotto questo cielo vivo Ed un motivo ce sta, se lo scrivo [Hook: Danno & Masito] [Strofa 3: Masito] Roma la città eterna Non scende a patti La Roma dei coatti Le comitive sui muretti Le borgate, la periferia, i palazzi La Roma degli sguardi che finiscono in scazzi Nei cortili qualcuno sta vendendo Qualcuno sta comprando Una sirena e stanno già scappando Via di qui tocca da**e al più presto Più presto per lasciare un segno In mezzo a tutto questo [Strofa 4: Danno] La Roma dei romani de Roma De chi la vede pe la prima volta e ce se innamora La Roma bene acchittata che pe' acchitta**e paga Le sale giochi la mattina coi pischelli che hanno fatto sega Il fronte, i fasci, il forte, gli autonomi Le situazioni brutte di notte Stazione Termini Il bionno Tevere Il cielo sopra Roma che non smette mai de vivere