Quante volte ho ammirato
quel tuo modo di fare
in ogni rapporto con le altre persone
quasi tu fossi un essere perfetto
e non avessi il minimo complesso
Quante volte ho invidiato la tua simpatia
e il tuo sguardo tranquillo in ogni situazione
e ho sentito il peso delle tue opinioni:
a**olute sentenze con cui sai giudicare
odio anche i tuoi sorrisi
(...), la tua superiorità e la tua indifferenza
il tuo equilibrio nelle tue molte decisioni
la tua certezza di non commettere errori
Vorrei entrare in questo tuo castello
entrare dalla bocca, poi sù fino al cervello
conoscere il segreto nascosto dietro ai muri,
sapere cose provi dentro a quegli occhi scuri
Sapere se davvero sei fatto di granito
e non conosci i dubbi di noi poveri mortali
sapere se la forza che ostenti è proprio vera
o se, in fin dei conti, sei solo un nostro pari
Gente come te non sa cosa sono i colori,
così piena di sé, può vedere soltanto
un proprio mondo, in bianco e nero
senza mai rischiare di più
Quante volte ho sopportato la tua benevolenza
e i tuoi consigli privi d'amore
quante volte ho subito la tua arroganza
senza il coraggio per poter reagire
Come vorrei entrare in questo tuo castello
entrare dalla bocca, poi sù fino al cervello
conoscere il segreto nascosto dietro ai muri,
sapere cose provi dentro a quegli occhi scuri
sapere cosa pensi di notte quando al buio
ricordi le giornate trascorse in questa lotta
per continuare ad essere considerato un a**o
o forse solamente per vincere te stesso