[Verse 1: Ghemon] La storia è questa Volevo fare tutto più rila**ato Fumarmi un prato e illudermi che il tempo andato è dilatato Ma l'ansia ha sempre pronto il colpo da teatro E dato questo vado ma resto concentrato La prescia mi pressa la faccia mi spiaccica Scarpa gigantesca su di una cucaracha Mi cerca maltratta mi pesta mi schiaccia Mi bacia mi mastica sputa e mi straccia E, ho lasciato Avellino perchè volevo fare tutto subito e mi dicevano Poi ne parliamo E, quand'ero a Roma volevo registrare pure di notte e mi dicevano sta bono Prima dormiamo E, allora ho detto pariamo, estero? Scartiamo resterò qui vecchio, anziano Mani dietro la schiena, microfono in mano Giro dei cantieri di cui è piena Milano [Hook] Vengo da una città dove tutto mette ansia Dove di giorno anche il sole riflette ansia Di notte nelle strade respiri ansia-ansia Negli uffici nelle case respiri ansia-ansia C'è chi riesce a rila**arsi col cielo in una stanza
Io non riesco a rila**armi nemmeno giù in vacanza Tutti i miei familiari mi chiamano “ansia-ansia” Trasudo ansia-ansia e trasmetto ansia-ansia [Verse 2: Ba**i Maestro] Lo scadere dei minuti scandisce la mia giornata Tanto che quando finisce non mi sembra nemmeno iniziata Mi dicevano goditi gli anni da bambino Perchè da grande la vita è solo un grande casino Sono cresciuto andando a tempo con la mia città Sincronizzato a ogni semaforo a ogni a**urdità Senza lavoro ci sentiamo vuoti, siamo rincoglioniti Ma preferiamo dire “workaholics” Sono in trappola e mi piace, masochista Non so chi arriva ne' chi parte ma so chi sta Nella mia sfera magica c'è la mia vena tragica Sono un attore in questa scena melodrammatica Meno male che ogni tanto riesco a depistarmi Con diversivi vari fatti per distrarmi Ma quando mi risveglio ed evapora l'a**enzio La mia città mi coccola, odio questo silenzio [Hook]