Assalti Frontali - Spugne lyrics

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Assalti Frontali - Spugne lyrics

[Rit.] (x2) Le spugne galleggiano un po' Assorbono a**orbono Ma tutto ciò che a**orbe affonda ed io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore Che viene da lontano, lontano è un richiamo [Strofa 1] Io tornavo a casa già distrutto, ripensavo a tutto Canticchiavo il brutto, il bello e il bello e il brutto Elaboravo il lutto Di quello che ora è andato e quello che ho perduto Perché non siamo niente e io sono un sopravvissuto Va il cuore, va il cervello va vanno i nervi e i muscoli Siamo cosi forti, fragili e minuscoli E non importa se avrò vinto o perso io sono diverso Accendo il fuoco di 'sto loco anche se scherzo E qualcosa dentro è morto e prende lo sconforto Il sogno è già finito ed era cosi corto Dove volevo andare? Cosa volevo fare? Dovevo perderlo il mio sguardo e poi dimenticare Ma resto ancora qui, tra l'esplosione e il fumo Se non la faccio io sta strada non la fa nessuno È pezzettino è vero, mia poesia in questa città Ci manca molta fantasia per sopportare la realtà [Rit.] Le spugne galleggiano un po' Assorbono a**orbono Ma tutto ciò che a**orbe affonda ed io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore Che viene da lontano, lontano è un richiamo [Strofa 2] Ora a**alti che dice che dice? Militant A che dice? Io senza lotta non so essere felice E a roma che si dice? Che si dice? La vita che dice? Ho un segno in faccia che non è una ruga è una cicatrice E credo ancora credo sempre credo a tutto come un neonato Qualcosa è morto ma qualcosa è anche nato E torno a casa nel macello Canticchiando il bello, il brutto, il brutto e il bello Dentro al mio cervello Accarezzando un coltello che ho sempre in mezzo ai denti Non lo cambiamo il mondo lo lasciamo tutto come ai mezzi Eventi, tra palazzine affari e luci delle insegne Chi vedo? Vedo i miei le persone degne E lascio i dubbi filosofici ho la mia disciplina Faccio i miei gesti meccanici parlo con la rima Con una voce dentro dagli abissi del tempo Qualcuno da laggiù mi ha lasciato un testamento E resto ancora qui, tra l'esplosione e il fumo Se non la faccio io sta strada non la fa nessuno È pezzettino è vero, mia poesia in questa città Ci manca molta fantasia per sopportare la realtà [Rit.] (x2) Le spugne galleggiano un po' Assorbono a**orbono Ma tutto ciò che a**orbe affonda ed io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore Che viene da lontano, lontano è un richiamo